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11 gennaio 2022
Conferenza dott. Paolo Bottari
CHIARA MARAINI UNA POETESSA FUORI DAL TEMPO.
Dopo le interruzioni delle attività per le vacanze di Natale sono ripresi gli incontri con la conferenza del dott. Paolo Bottari sulla poetessa lucchese Chiara Maraini. Ha sorpreso tutti la presentazione di un personagio lucchese che fece tanto scalpore all'epoca non solo per i suoi scritti ma soprattutto per la sua condotta di vita. Dopo uno sguardo socio-economico sul secono ha presentato la poetessa nata a Lucca il 4 giugno 1515 da una famiglia di ricchi artigiani tintori della seta, originari del borgo di Matraia, da cui trassero il nome. Chiara, non bella fisicamente, ma dotata di fascino,si sposò il 15 maggio 1531 con Vincenzo Cantarini. Nel 1533 nacque il figlio Federico.
La sua famiglia fu coinvolta nella famosa rivolta degli straccioni con una serie di problemi ai vari componenti. Il marito di Chiara morì nel 1542, la poetessa si era fatta già un nome ed era conosciua nelle città limitrofe soprattutto a Pisa. La sua casa divenne un salotto "letterario" frequentato soprattutto da giovani anche pisani. Gli allegri convivi non passarono inosservati per cui divenne uno scandalo per la città. Intanto si era fatto un amante Bartolomeo Graziani, sposato.
Nel 1555 pubbicò i suoi rimi scritti: "RIME E PROSE", un canzoniere accompagnato da una lettera in cui difende la dignità letteraria dell'amore. Le Rime, secondo lo stile del Petrarca, parlano del suo amore vissuto con il Graziani fino alla more dello stesso, avvenuta per omicidio.
Nel 1556 pubblicò la traduzione in volgare dell'orazione a Demonico. Verso il 1560 conobbe un nobile di Carpi Cesare Coccapani con il quale inrattenne una lunga relazione affettiva e intellettuale condensata in un epistolario. Dopo alcune vicende giudiziarie con il figlio, nel 1576 cambiò decisamente tenore di vita si diede al misticismo. Fece costruire nella chiesa di Santa Maria Forisportam una cappella dove dispose la propria sepoltura, abbellita da un quadro raffigurante Augusto e la Sibilla Cumana iniziato dal pittore Alessandro Ardenti e terminata secon le sua volontà testamentarie da Francesco Cellini.
Scrive le Meditazioni spirituali, Considerazioni sopra i setti salmi penitenziali, Breve discorso sulla Madonna, Dialoghi spirituali.
La poetessa si spense oltre novantenne nel novembre del 1604.
N
18 dicembre 2019
GIOVANNI TIRETTA CI SCRIVE:
Conferenza Lino Dini
Lunedì 16 dicembre 2019
"Svisceratissimi e sens'esempio: Giovanni Coli e Filippo Gherardi"
Relatore: Lino Dini
Presentato dal prof. Luciano Luciani ieri, 16 dicembre, l’architetto Lino Dini ha parlato, in forma positivamente affabulante, della storia d'arte e d'amore tra Giovanni Coli e Filippo Gherardi, vale a dire due pittori lucchesi nell'Italia del Seicento.
Il bravo Dini sui due artisti lucchesi ha scritto un libro (“Svisceratissimi e sens'esempio” - edito da Faust Edizioni) nel quale, per l’appunto, racconta il lungo e forte sodalizio artistico e affettivo fra Giovanni Coli e Filippo Gherardi, i quali, dalla terra di Toscana, nella seconda metà del XVII secolo, si fecero strada con impegno e maestria nel difficile mercato dell’arte nelle due città più importanti di quel periodo, come Roma e Venezia.
Tra tutte le opere del Coli e del Gherardi, la più conosciuta è certamente “La battaglia di Lepanto” in palazzo Colonna; un’opera che - sia per la collocazione dell'affresco, (al centro della volta della grande galleria), sia per la sua vastità e sia per la magnificenza della decorazione - è stata spesso paragonata alla galleria degli Specchi a Versailles.
Coli e Gherardi si conoscono, a Lucca, frequentando il laboratorio del pittore caravaggesco Pietro Paolini, in un tempo in cui sono anche due adolescenti che crescono e diventano uomini insieme, in un percorso affettivo e passionale che dovranno tenere segreto ma che, al contempo, vorranno testimoniare per l'eternità.
Hanno un legame profondo e indissolubile, per cui ..”le mani di Giovanni erano quelle di Filippo, il viso e il corpo di Filippo erano quelli di Giovanni “; insomma vivono una situazione di profonda intimità e la interpretarono in forma umana ed artistica che li guiderà nelle scelte di vita e di lavoro per la loro intera esistenza.
Pur essendo appassionato sia della storia di Lucca e sia della storia dell’arte, non conoscevo questi due artisti lucchesi per cui la bella conferenza del bravo Lino Dini è stata di molto apprezzata e mi ha sollecitato ad approfondire alcune sue indicazioni.
In relazione ai due artisti lucchesi ho così scoperto che sono stati fatti studi nel tentativo di distinguerne l’arte e l’originalità; ricerche specifiche furono – soprattutto - condotte dallo storico lucchese Trenta il quale, nelle sue biografie dei due lucchesi, argomenta , nei particolari delle tre tele dipinte, nel 1672, per la chiesa di S. Tommaso in Pelleria.
Le tele acquistano un’importanza determinante tanto è che Trenta ammette che i due si avvicendavano nel lavoro e basandosi comunque su una serie di disegni (ora perduti) dei due pittori, lo storico lucchese già nel 1818, scrive che i due dipinti laterali ( Incredulità e Martirio di s. Tommaso) che sono più riccamente colorati, più pittorici e liberi, sono del Giovanni Coli, mentre l' “Immacolata” più secca e lineare è del Gherardi.
Gli studiosi moderni accettano l'opinione dello storico Trenta e ritengono che tra i due sia migliore il Coli.
Una ulteriore indizio per identificare la differenza artistica tra Coli e Gherardi è infine offerta dall'analisi del dipinto correlato nell'abside del duomo di Lucca per la cui esecuzione nel 1678 il Colli e il Gherardi furono richiamati a Lucca.
L’affresco è quello della “Trinità in gloria” , ma esso fu completato nel settembre 1681 dal solo Gherardi dopo la morte dell’amico Giovanni Coli, avvenuta, a Lucca, il 24 febbraio dello stesso 1681 per cui offre oggettive e concrete valutazioni.
In altri termini l'affresco del duomo di Lucca, per la tecnica relativamente secca della maggior parte delle figure e per i colori piatti a confronto di quelli di altre opere, è una ulteriore conferma che era il Giovanni Coli a dare il brillante tocco coloristico nelle opere dei due lucchesi.
Una bella e dotta occasione, dunque, quella offerta dall’ architetto Lino Dini il quale, in modo concreto, ha contribuito a dare ulteriore spessore e valenza al programma accademico dell’Unidel in corso di svolgimento.
RECAPITI DEL Dr. MARCO PARDINI:
Eccoli:
Tel. 3389097909
Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito web marcopardini.com
YouTube https://m.youtube.com/user/sci
18 ottobre 2019
GIOVANNI TIRETTA CI SCRIVE:
Immaginavo che il tema "Le erbe nella cura della depressione" fosse una conferenza non interessante e noiosa tant'è che avevo preventivato di "spostarmi" (dopo una mezz'oretta) alla Biblioteca Nazionale ove - alle ore 17,00 - era in programma la seconda "lezione" dedicata alla lettura delle "Metamorfosi" di Ovidio.
Invece Marco Pardini mi ha, oggettivamente, sorpreso e la sua conferenza è stata per davvero bella, interessante e magnificamente presentata.
Il conferenziere ha di fatto evidenziato una capacità espositiva assai rara, ricca (oltre che di contenuti botanici, naturalistici e scientifici) anche di riferimenti culturali, tutti ben correlati all'argomento ma discendenti da temi mitologici, letterari, filosofici, sociologici, religiosi ed antropologici.
Insomma una conferenza di due ore, eccellente ed interessantissima tanto da esprimere (durante l'intervallo) i miei personali apprezzamenti, direttamente, al relatore che, secondo il programma Unidel, dovrà curare altre due conferenze,senz'altro altrettanto belle ed interessanti, in date alquanto ravvicinate.
22 novembre 2016
Luigia Mugnaini scrive :
La conferenza del 11 novembre tenuta dalla Prof.Alda Fratello sul "Colonialismo di ieri e
di oggi in Africa" : è stata a mio parere ,esauriente ,interesante molto bella ,toccando
problemi attualissimi.
L'insegnante ha parlato per più di un'ora catturando l'interesse di tutti i presenti.
Ottima lezione
Maggio 2016
Giovanni Tiretta ci suggerisce:
Montella.eu è un sito di Montella(Avellino) e contiene articoli, informazioni e foto relative al mio paese d’origine.
Io lo seguo sempre e da gennaio “collaboro” tant’è che nella “home” di questo sito è presente un mio nuovo contributo titolato “Ricordi: scarpe e scarpari a Montella”.
Chi avesse voglia e curiosità di leggere ciò che (per puro “dilettantismo”) ho scritto non deve fare altro che connettersi al sito www.Montella.eu nella cui Home, in basso, sulla parte destra, troverà anche la sezione “La pagina di Nino Tiretta: libri, ricordi, cronaca e riflessioni”.
In questa sezione si trovano altri e precedenti contributi e per accedervi basta cliccare all’interno della sua quadratura.
Da parte mia sono graditi eventuali riscontri, osservazioni, integrazioni e suggerimenti.
Dunque buona connessione e ….buona lettura a tutti
25 APRILE 2016
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24 APRILE 2016
Un’ottimo video sulla ferriera di Piegaio potete vederlo su Youtube:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/
Saluti Lamberto Spadina
24 APRILE 2016
IO L'HO VEDUTO ED E' INTERESSANTE E POETICO
saluti Marisa
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il 19 MARZO PIETRO ha scritto:
Vorrei iscrivermi e conoscere la documentazione necessaria.
19 Marzo Risposta
L'iscrizione ha un costo annuo di 80 euro.Non sono necessari documenti all'atto
dell'iscrizione,basta fornire i dati personali ,il numero di telefono e la mail.
Sono lieta di averla tra noi . Saluti
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18 Marzo 2016 PIETRO LENZINI ha scritto:
Buonasera,
sono da poco pensionato e sono interessato alla vostra Associazione UNIDEL
Avrei la necessità, ovviamente se possibile ,avere una documentazione estesa delle
vostre attività, per poter aderire a ciò che più mi interessa.
Le chiedo cortesemente avere anche la modalità di iscrizione.
In attesa di una sua risposta la saluto cordialmente
PIETRO LENZINI
IL 18 Marzo Marisa ha risposto :
Gentile sig.re Pietro
scorrendo i nostri corsi e conferenze sul sito ha i titoli e gli argomenti delle nostre
attività.
Può,senza nessun impegno venire Lunedi 21 alle ore 16 , al corso della Prof.
Miglio ed assistere alla sua lezione di filosofia.
L'iscrizione è in unica soluzione ed abbraccia tutti i corsi e conferenze.
Spero di essere stata esaustiva ,sono comunque a sua disposizione.
Nell'attesa la saluto cordialmente
Marisa
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Avvertiamo i nostri iscritti che sul sito, digitando Approfondimenti è postata
una foto scattata da Giovanni Tiretta a Riccardo Massagli durante l'esibizione
con l'arpa celtica del 12 Marzo.
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12 MARZO 2015 RICCARDO MASSAGLI ha scritto:
Cara Marisa, che bel sito. E belle le tue parole riguardo al mio intervento.
Sono felice di avervi regalato qualche bella emozione.Con voi mi sento sempre a casa .
GRAZIE.
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11 marzo 2016 Marisa ha scritto
Ringrazio Riccardo per la conferenza di questo pomeriggio sulla cultura celtica.
E' sempre affascinante ascoltare le sue lezioni ,ma oggi ci ha deliziato suonando
l'arpa celtica emozionandoci .Grazie, grazie, grazie.
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IL 6 MARZO GIOVANNI TIRETTA HA SCRITTO:
A TUTTE LE DONNE ED IN PARTICOLARE ALLE DONNE DELL'UNIDEL INFINITI E CORDIALI AUGURI!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Il 6/3 Riccardo Mencacci ha scritto
Visitando il vs sito ho parole di apprezzamento ed i miei complimenti
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GIOVANNI TIRETTA ha scritto
Complimenti, per davvero una bella iniziativa, utile e senz'altro migliorabile! Ho mandato una mail di auguri alle nostre simpatiche donne dell'Unidel.
Risposta
Grazie Giovanni cerceremo di migliorarlo insieme inserendo vostre idee. Buona serata
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Commento alla conferenza del Dott. Guidi:
Complimenti, interessante e coinvolgente